Ciao a tutti gli insegnanti e allievi della scuola Feng huang.

In questo momento c'è un nuovo decreto che blocca l'attività sportiva del Kung Fu fino al prossimo 24 novembre.

Abbiamo già vissuto un periodo di difficoltà estrema che si è protratto per svariati mesi a cominciare dal mese di marzo.

Abbiamo fatto quanto era possibile per poter andare avanti, costruendo una nuova quasi normalità, con l'aiuto di tutti gli insegnanti e gli allievi.

Abbiamo svolto alcuni esami a livello di Club e finito il corso tecnico di armi tradizionali.

Certo l'ansia che assale, ma anche la rabbia che monta, portano spesso a perdere quella forza interiore tanto importante per lo studio del kung-fu, quello fatto seriamente e bene!

Le cinque virtù scritte sul passaporto “pazienza, coraggio, umiltà, sincerità e saggezza”, non devono rimanere solo una scritta, ma devono essere fatte proprie e sentirle integrate nel proprio essere.

Un po’ come quando si fa il saluto, all'inizio della lezione, quando la mano sinistra avvolge il pugno destro, assumendo un significato molto importante: sto iniziando il Kung Fu dal saluto.

Per cui ci è richiesta pazienza. Aspettiamo; cerchiamo di mantenere il gruppo; ripassiamo mentalmente, e anche fisicamente, le tecniche che abbiamo studiato e che abbiamo imparato ultimamente, compreso quanto appreso nel campo delle armi; troviamo degli spazi ove fare attività, eventualmente in gruppi, visto che in questo momento il decreto dà la possibilità di allenarsi all'aperto, mantenendo comunque la mascherina e la distanza di sicurezza. Un mese può essere un tempo lungo o breve.

Sicuramente i bambini che hanno praticato anni di kung fu, ma anche i nuovi iscritti, che hanno appreso da un mese o due mesi le tecniche, si trovano a combattere ancora contro questo virus. Il mio maestro mi ha sempre detto di combattere sempre, fino all'ultimo secondo, perché anche in quel momento la tua parte dentro, il tuo QI, è ancora alto e tutto può mutare nel pieno o nel vuoto.

Il Kung Fu, che vuol dire uomo che lavora o che fa un duro lavoro, è una passione che coltivo da tanti anni e il mio maestro mi ha sempre detto che il Kung Fu si fa nel tempo.

La strada è lunga, molte volte può essere semplice e molte volte può essere difficile, la mutazione dei momenti e dei periodi possono accadere e variare il mio Kung Fu. L'importante è credere fermamente a quello che pratico, alla scuola, al maestro, e avere dentro il fuoco e la passione che porta avanti quest'arte Marziale chiamata Féng Huàng.

Ricordatevi tutti, compresi gli istruttori e i maestri: il Kung Fu non si fa sempre, ma per sempre.

Adattiamoci come elemento acqua morbida a questo momento.

Io come maestro caposcuola combatterò sempre, perché il Féng huàng è un metodo di vita: la mano sinistra avvolga il pugno destro, si chiuda la mano e si faccia un piccolo inchino, si espiri dal naso e (come suggeriva il mio maestro) a fine la lezione si gridi “inne!!!!!!

Ciao a tutti.

Il maestro caposcuola