Scuola Fèng Huáng premiata per la prevenzione e al contrasto ai fenomeni di bullismo e prevaricazione
Mercoledì 29 Maggio 2019 il Comune di Pieve Emanuele nelle persone del Sindaco Paolo Festa e dell'Assessore alle Politiche Sociali Paola Battaglia hanno conferito l'attestato di merito alla Scuola Fèng Huáng (UN.I.F.H.), del Maestro Caposcuola 8° Dang Raoul Pianella, per la laboriosa e proficua partecipazione, impegno e collaborazione alle attività promosse dalla Rete per la prevenzione e al contrasto ai fenomeni di bullismo e prevaricazione.
La Scuola del Maestro Pianella da anni pone particolare attenzione al tema; il Maestro Pianella in primis durante gli allenamenti cerca di sensibilizzare i propri atleti nel non commettere azioni di bullismo e soprattutto nel saper dare sicurezza agli adolescenti così da riuscire a non esserne vittima.
Dobbiamo però ricordare che il bullismo non è solo quello fisico, e il fatto di saper utilizzare le arti marziali potrebbe tutelare il bambino dalle prepotenze fisiche, ma potrebbe essere comunque vittima di bullismo psicologico e sociale: emarginazione, isolamento, calunnie, accuse. È per questo che diventa di fondamentale importanza acquisire, attraverso la pratica delle arti marziali ed un ottimo Maestro, una buona autostima. Un bambino con una buona autostima, infatti, difficilmente viene emarginato o preso in giro.
Inoltre è importante sapere che le arti marziali sono a tutti gli effetti sport o forma di ginnastica, ma anche espressione di arte, della danza e del movimento e se praticate bene possono migliorare significativamente la salute fisica, l’autocontrollo, la meditazione, la responsabilizzazione sull’uso della forza, l’acquisizione di sicurezza delle proprie capacità e la consapevolezza dei propri limiti, la conoscenza del proprio corpo.
Nella Scuola Fèng Huáng possiamo identificare 3 principi fondamentali che possono essere realmente d'aiuto:
- La presenza di un ottimo Maestro o di un Insegnante che innanzitutto lavora sull’autostima, sulla capacità di controllare rabbia e aggressività ed insegnare che le arti marziali sono una disciplina e una filosofia da apprendere attraverso allenamento, lavoro e sacrificio, e non un’arma da combattimento da apprendere in poche settimane.
- La presenza di un buon Maestro o di un Insegnante, che sia empatico e sappia approcciarsi con i bambini.
- La consapevolezza che il bambino non deve essere costretto a praticarle (i bambini costretti possono essere comunque vittime perché non sviluppano una buona autostima).